CONFRATERNITA DELLA CROCE SANTA
La compagnia dei Crocesignati venne istituita intorno al 1473, o secondo altre fonti nel 1525, per iniziativa di Alberigo Camporeali il quale aveva avuto in dono dal pontefice Sisto IV una reliquia della Croce. Secondo un documento conservato all’Archivio Capitolare, Alberigo Camporeali fu indotto a porre la reliquia alla pubblica venerazione solo in seguito ad una serie di disgrazie che colpirono la sua famiglia e che la credenza popolare considerava come punizione perché il Camporeali si era impossessato della sacra particella della Croce. Fu così che la reliquia posta in una croce d’argento venne collocata nella chiesa di San Francesco, dove fu fatta costruire dalla famiglia Camporeali una cappella per contenere il prezioso reliquiario e dove appunto cominciarono a riunirsi i laici Crocesignati volti alla custodia e agli uffizi della Santissima Croce. La confraternita cambiò più volte sede: dapprima in una zona retrostante il coro di San Francesco, poi in una casa che si trovava all’esterno della chiesa sulla sinistra (se ne vedono tuttora i resti), e, divenendo anche questa insufficiente per l’aumentato numero degli iscritti, fu infine costruito (1588) un più ampio oratorio sulla piazza. Sorta per la venerazione della sacra reliquia, la confraternita grazie ai lasciti di alcune famiglie (Castelli, Bar-toli, Rustici, Feliciani ed altre) svolse anche compiti di pubblica beneficienza. Si narra, in-fatti, che i sodali provvedessero alla distribuzione di pane ai poveri, di doti alle monacande, di soccorsi ai carcerati e di medicinali agli infermi; inoltre si occuparono dell’educazione dei giovani. Essendo andati perduti i registri originali degli scrutini nonché il libro matricolare, poco sappiamo degli appartenenti alla confraternita. Certo è che il fasto de¬gli arredi e la ricchezza del loro abito fa pensare che almeno i primi laici iscritti al sodalizio appartenessero’ alle famiglie più facoltose e aristocratiche della città.