CONFRATERNITA SANTA MARIA DEL CARMINE
Si era costituita intorno al 1500 prendendo origine dalla fervida adorazione che il popolo ternano tributava all’immagine della Madonna dei Carmine dipinta sul muro esterno dell’anfiteatro romano. Inizialmente i laici del Carmine, non ancora organizzati in confraternita, si impegnarono nella costruzione di una cappella da erigere a protezione dell’immagine della Madonna. Il riconoscimento ufficiale del sodalizio avvenne soltanto nel 1602 con bolla di Clemente VM. Nata con un substrato prevalentemente religioso, la confraternita, in circa due secoli di vita, giunse ad una tale ricchezza economica che le permise non solo di occuparsi, al pari degli altri sodalizi, di varie .opere di soccorso economico, ma addirittura di funzionare da banco di prestito.
Lo stemma della confraternita veniva apposto sugli immobili di proprietà’ della compagnia, compresi quelli sui quali si vantavano diritti di livelli, canoni o cappellante. Lo stemma, che non era quindi altro che un simbolo di debito e di un’ipoteca, è stato comunemente interpretato come un emblema gentilizio….. Una particolarità tra i compiti morali assolti dalla compagnia: con il viso velato i confratelli dovevano girare per le piazze e le osterie più frequentate per ” correggere la bestemmia”.