CONFRATERNITA DELLA PARITÀ
“Conosciuta nella tradizione popolare con il nome di “Compagnia della Speranza”, l’estinta confraternita detta “Compagnia della Madonna della Purità” deve il suo nome all’omonima immagine della Vergine dipinta stilla facciata della chiesa di San Marco e trasferita all’interno nel 1606 per volontà del sodalizio allora “delli morti Putti”.
Oltre il pietoso compilo di accompagnare alla sepoltura i fanciulli morti, la conferatenita che aveva la sua sede nella chiesa di San Marco, aveva come scopi principali l’educazione dei giovani e il soccorso ai bisognosi. Norma statutaria di primaria importanza era il divieto ai sodali dei giucco delle carte e dei dadi: i contravventori sarebbero stati esposti, vestiti di sacco, fuori delta porta della chiesa. I fanciulli appartenenti alla confraternita avevano anche l’obbligo di partecipare a torte le processioni e cerimonie cittadine.
FRANCESCO ANGELONI…..
“Uscendo appresso tal luogo della piazza Maggiore (n.d.a), si ha incontro la piccola chiesa di S. Elisabetta delle Terziarie, raccomandata ai Zoccolanti; e poscia trovasi la parrocchiale dei SS. Marco e Cassiano, dov’è l’oratorio dei confrati della Purità, che tengono a loro cura il portare alla sepoltura i fanciulli e la fanciulle, che muoiono sotto l’età di 14 anni