6a traversa a sinistra del Corso Tacito
(dal lato Piazza della Repubblica)
La strada è dedicata all’omonima antica famiglia ternana, che in questa zona aveva i propri possedimenti urbani.
La famiglia Camporeali, introdotta a Terni da Federico II di Svezia, o secondo altre fonti da Federico Barbarossa, dopo la devastazione del castello dell’Isola, tra Collescipoli e il Nera, si trasferì in città e si distinse in ogni ramo di attività pubbliche.
Un Ferruccio Camporeali nel 1387 teneva e presidiava la Rocca di S. Giovanni di Piedimonte fatta costruire dai suoi avi. Nel 1388 il Comune, su richiesta dello stesso Camporeali che dichiarava di non averne i mezzi, assunse la spesa della guarnigione della rocca lasciandone la proprietà e la custodia al Camporeali.
Si ricorda un Alfino Camporeali, segretario di Andrea Tomacelli, fratello di Bonifacio IX e un Cristino Camporeali, senatore di Roma e consigliere nello Stato della Chiesa nel 1449.
Un altro Petruccio Camporeali era vicario pontificio a Orvieto nel 1421, un Eligio Camporeali figura tra i fondatori della confraternita di San Giovanni Decollato.
Alberigo Camporeali nel 1473, o secondo altre fonti nel 1525, donò una reliquia della Croce che fu posta in San Francesco nella cappella fatta costruire dalla famiglia.
Per la venerazione della reliquia sorse la confraternita della Santa Croce in cui la famiglia Camporeali conservò sempre una speciale preminenza.
Alla famiglia apparteneva anche il Beato Simone effigiato in un affresco quattrocentesco accanto al portale laterale di San Francesco.