4a traversa a destra di via Garibaldi
(dal latoPiazza Europa)
L’intera contrada, in vicinanza del fiume, era detta delle Conce per la lavorazione delle “vacchette”, di suole, di “bassette” di pelli di agnello e capretto esportate anche in Francia e in Inghilterra.
Secondo una tradizione locale presso la scomparsa chiesa di Sant’Angelo de Flumine esisteva un complesso termale.
Le ricerche effettuate dal Lanzi nell’area di via delle Conce, via Castello, largo S. Nicandro hanno evidenziato resti appartenenti ad edifici antichi, di difficile interpretazione. Con probabilità sono resti delle domus che occupavano l’ara nord-orientale della città romana e di cui si conserva ampia documentazione in quella individuata al di sotto della chiesa di San Salvatore.
L’intera via delle Conce fu ristrutturata nel periodo a cavallo fra Ottocento e Novecento; tracce di preesistenti edifici sono comunque visibili soprattutto nei prospetti della lunga spina di case che si snoda sul lato destro della strada.
L’edificio al n. 44 conserva all’interno un portico del Settecento, recentemente manomesso.
Ai nn. 50 e 52 casa del primo Novecento con decorazioni floreali in cementi artistici. Al n. 100, sul portone, lunetta dipinta protetta da un vetro. Al n. 104, palazzetto del secolo scorso; sotto il cornicione, la scritta ‘“salutem domus sole iucunda parit”.