1a traversa a sinistra del Corso del Popolo
(dal lato Via della Biblioteca)
II toponimo conserva il ricordo dei Priori, il cui palazzo era ubicato nel luogo dove sorge ora il Teatro Verdi. I Magnifici Priori governavano la città di Terni nel periodo tardo-medievale in numero di sei. Erano eletti per estrazione dei nomi da un bussolo custodito in una cassa dell’archivio segreto. Sedevano sugli scranni a turno in modo da essere considerati uguali tra di loro e^ rimanevano in carica un bimestre (sec. XIV) o anche solo un mese (sec. XV). Aveva¬no l’obbligo di non lasciare il palazzo se non per affari pertinenti alla loro carica, e la persona e il comportamento erano regolati secondo severe leggi, trasgredendo le quali veniva, loro comminata una multa o la perdita dello stipendio. Nel 1712 il vecchio palazzo, già in disuso come residenza dei Priori dalla seconda metà del sec. XVI e gravemente danneggiato dal terremoto del 1703, fu affittato per 24 scudi annui all’appaltatore del forno pubblico. Nello stesso anno il Comune acquistò il palazzo Carrara dove trasferì la propria sede nel 1732. Dopo l’Unità (1878), il Comune si insediò nell’ex Palazzo Apostolico, in piazza della Repubblica.
Ex chiesa della Madonna del Ponte.
Al di là del ponte romano, all’incrocio tra la via Flaminia e la strada delle Grazie, sorgeva un’antica cappella, trasformata in tempietto nel 1612 con pubblica spesa quando fu ultimato il Ponte Paolo, ed intitolata alla SS.ma Vergine del Ponte. Fu sede della confraternita laica omonima, che si occupava di aiutare i pescatori e i viandanti che sostavano alle soglie della città, riscuoteva i pedaggi e soc-correva i malcapitati che cadevano nel fiume. Riaperta al culto verso il 1885, ne ebbero cura le Carmelitane, prima di essere trasferite a San Martino. Della chiesa, danneggiata insieme con il ponte dal bombardamento, ora non rimane traccia.