Da Piazza della Repubblica a Piazza Briccialdi
Via Roma, insieme con l’attuale Corso Vecchio che rappresenta la sua continuazione, coincide molto verosimilmente con l’antico cardo maximus, tagliato ortogonalmente dal decumano via Cavour – via Garibaldi.
Tutto il quartiere Duomo in generale, e specialmente le strade trasversali a via Roma, come via dell’Arringo o via Aminale, sembrano ricalcare la probabile rete stradale di epoca romana.
L’antichità della strada, e quindi la sua originaria organizzazione, è confermata da alcuni edifici di età romana con essa orientati, come il podio di un edificio templare sotto la chiesa di San Giovannino o la parte postica della frons scenae del teatro.
La strada, che costituiva il percorso urbano della via Flaminia, ha conservato, come tutta l’area viciniore, quasi inalte¬rato il tracciato organizzato dall’urbanista antico e non è stato deformato dagli abusi dell’edilizia abitativa in età medievale.
Va notato che nelle aree immediatamente adiacenti a via Roma non si trovano strade sghembe o diagonali, ma tutto conserva un impianto regolare.
Soltanto con il tardo medioevo, venute meno alcune esigenze di carattere difensivo (non a caso al termine della via Roma fu impiantato il Cassero) e determinatasi una nuova richiesta di aree utili per lo sviluppo urbano, tutta l’area fu soggetta a nuova urbanizzazione che ha ricalcato l’originaria distribuzione urbana.