GREGORIO MAZZANCOLLI
“primo Alfiere del cavaliere Viviani da Camerino, dandosi un generale assalto alle mura di Strigonia per ricuperarla, mostrò sovrano ardire, perciocchè quantunque gli percotesse la mano, che stringeva la bandiera, un vaso di fuoco artificiato, che con la maggiora parte dell’insegna bruciò anche a lui il volto, onde ne restò in suo pregio per sempre segnato; si mantenne nondimeno per vigore d’animo contro un così fatto empito intrepido, non mancatagli la protezione del Cielo, che s’impegna nei più forti e risoluti, ne’ lasciò l’asta ne’ il posto abbandonò, o di tale decisione mostrassi sgomento: che anzi la incominciata fazione proseguendo, fu egli il primo, che con franco ardire ed evidente pericolo, piantò su quelle mura l’ecclesiastica insegna, perlocchè molto dal Generale e dall’esercito lodato, n’ebbe in guiderdone una pesante catena d’oro, e il comando di una già fatta compagnia: come poscia altre due simili ne comandò con sua lode nella fortezza di Ferrara,e in Avignone, laonde il cardinale Pietro Aldobrandini, di Clemente nipote, tenendolo in particolare stima, volle che con decente trattamento dimorasse in sua vita appresso a lui”.